domenica 27 maggio 2012

Ragiona col cuore.



Un mio amico di nome Paul ricevette un'automobile come regalo di Natale da suo fratello.
La vigilia di Natale, quando Paul uscì dall'ufficio, un monello di strada stava girando intorno all'auto nuova luccicante, ammirandola.
"E' sua questa macchina, signore?" domandò.
Paul annuì. "Me l'ha regalata mio fratello per Natale..."
Il ragazzo rimase sbalordito.
"Vuole dire che suo fratello gliel'ha regalata e a lei non è costata niente? Ragazzi, vorrei ..." esitò.
Naturalmente Paul sapeva che cosa avrebbe voluto.
Avrebbe voluto avere un fratello così.
Ma quello che disse il ragazzo scosse Paul fino ai talloni.
"Vorrei, proseguì il ragazzo, poter essere un fratello così."
Paul guardò il ragazzo con meraviglia, poi impulsivamente aggiunse:
"Ti piacerebbe fare un giro con la mia macchina?".
"Oh, sì, tantissimo."
Dopo un breve giro, il ragazzo si volse e con gli occhi luccicanti chiese:
"Signore, le dispiacerebbe passare davanti a casa mia?".
Paul sorrise, pensava di sapere che cosa volesse il ragazzo.
Voleva mostrare ai vicini che poteva tornare a casa su un'auto grande.
Ma Paul si sbagliava di nuovo.
"Può fermarsi dove ci sono quei due gradini?" chiese il ragazzo.
Corse su per i gradini.
Poco dopo Paul lo udì ritornare, ma non velocemente.
Accompagnava il fratellino storpio.
Lo fece sedere sul gradino inferiore poi si strinse a lui e indicò l'automobile.
"Eccola, Buddy, proprio come ti ho detto. Suo fratello gliel'ha regalata per Natale e non gli è costata un centesimo. E un giorno io te ne regalerò una uguale... allora vedrai tutte le belle cose delle vetrine natalizie che ho cercato di descriverti."
Paul scese e sollevò il ragazzo sul sedile anteriore della macchina.
Il fratello maggiore, con gli occhi luccicanti, salì accanto e tutti e tre cominciarono un memorabile giro natalizio.
Dan Clark, tratto da "Brodo Caldo per l'anima"

venerdì 18 maggio 2012

Il Vero Segreto per la ricchezza.


A chi gli domandava come fosse riuscito a diventare l'uomo più ricco del mondo,
rispondeva con una semplicità disarmante:
"Ci sono uomini che passano il 90% del proprio tempo a pensare,
impiegando solamente il restante per fare.
Io penso solo per il 30% del mio tempo e poi ... 
mi do da fare per realizzare quei pensieri."
J. D. Rockefeller

martedì 15 maggio 2012

Continuare ad imparare.


Ero andato a comperare una giacca sportiva alcune settimane fa, e Mark Michaels, titolare del negozio, e io stavamo discutendo sul rapporto fra genitori e figli.
Mi disse che quando lui, sua moglie e la figlia di sette anni erano fuori a cena, la figlia rovescio il suo bicchiere d'acqua.
Una volta asciugata l'acqua senza commenti di recriminazioni da parte dei genitori, la bambina alzò gli occhi e disse:
"Sapete, voglio dirvi grazie a voi due perchè non siete come gli altri genitori.
Quelli dei miei amici si sarebbero messi a urlare e a dirgli di stare più attenti a tutto.
Grazie per non avere fatto così!".
Una volta, mentre ero a pranzo con amici, accadde un episodio analogo.
Il loro figlioletto di cinque anni rovesciò un bicchiere di latte sulla tavola.
Poiché si misero subito a inveire contro di lui,
anch'io rovesciai il mio bicchiere intenzionalmente.
Quando mi misi a spiegare che io continuo a rovesciare cose a quarantotto anni d'età, il bambino si illuminò e i genitori a quanto pare capirono il messaggio e si calmarono.
Com'è facile dimenticare che stiamo tutti ancora imparando!.
(Tratto da "Brodo caldo dell'anima")

giovedì 10 maggio 2012

Il prezzo da pagare per essere il più grande ... e tu sei disposto a pagare il tuo?

 
[...]Ogni lotta, ogni sconfitta, acuisce la tua abilità e aumenta la tua forza,
alimenta il tuo coraggio e la tua resistenza,
potenzia le tue capacità e il tuo senso di sicurezza;
perciò ogni ostacolo è un compagno d'armi che ti costringe a
diventare migliore... o ad abbandonare la lotta.
Ogni umiliazione è un'opportunità ad andare più avanti; scacciale, evitale,
e avrai buttato via il tuo futuro...
Il giovane annuì e accenno a parlare, ma il vecchio alzò la mano e continuò:
"Inoltre, tu ti stai imbarcando nella più solitaria professione del mondo.
 Anche i più disprezzati esattori delle tasse tornano alle loro case al tramonto, e i
legionari romani hanno delle caserme che chiamano casa.
Ma tu vedrai molti tramonti lontano da tutti gli amici a dai tuoi cari.
Sentirai quanto intensamente può ferire la solitudine, ogni volta che ti accadrà di passare accanto a una casa estranea immerso nell'oscurità e di scorgere,
nella luce accesa all'interno, una famiglia che spezza il pane della sera."
"Sarà in questi momenti di solitudine che ti verranno in mente le tentazioni", continuò Pathos. "E' proprio il tuo modo di affrontare le tentazioni che inciderà molto sulla tua carriera.
L'essere in cammino solo con i tuoi animali ti darà una
strana sensazione, che spesso è di paura.
Sovente dimentichiamo, in questi momenti, le nostre prospettive e i nostri
valori, e diventiamo come bambini, affamati di amore e di sicurezza. [...]
Inoltre, non vi sarà nessuno al tuo fianco per consolarti quando non avrai venduto nulla; nessuno, eccetto quelli che cercano di portarti via la borsa del denaro". [...]

Tratto dal libro "Il più grande venditore del mondo".Og Mandino

martedì 8 maggio 2012

Obiettivi.


Gli obiettivi non sono un destino; essi rappresentano la direzione.
Non sono ordini; sono impegni.
Non determinano il futuro; sono un mezzo per mobilitare le risorse e
le energie del business per la costruzione del futuro.
(Peter Drucker)

giovedì 3 maggio 2012

La stazione ... ovvero, goditi il momento.


"Nascosta da qualche parte nel vostro inconscio vi è una visione idilliaca.
Ci vediamo in un lungo viaggio su tutto il continente. Viaggiamo in treno. Fuori del finestrino ammiriamo il passaggio a livello, bestiame al pascolo su una collina lontana, fumo che fuoriesce da una centrale termica, file su file di grano e di mais, pianure e valli, montagne e dolci colline, profili di città e ville nei paesini.
Ma dominante nella nostra mente è la destinazione finale. In un certo giorno a una certa ora entreremo nella stazione. Ci saranno bande musicali e sventolio di bandiere. Una volta arrivati lì, tanti sogni meravigliosi si avvereranno e i pezzi della nostra vita si completeranno a vicenda come un rompicapo portato a termine.
Con quale irrequietezza percorriamo i corridoi, maledicendo i minuti d'ozio, aspettando, aspettando, aspettando la stazione.
"Quando arriveremo in stazione, sarà fatta!" gridiamo. "Quando avrò diciotto anni." "Quando mi comprerò una Mercedes Benz nuova!" "Quando l'ultimo figlio avrà terminato l'Università." "Quando avrò finito di pagare il mutuo!" "Quando avrò la promozione." "Quando raggiungerò la l'età della pensione, vivrò felice e contento!".
Prima o poi dobbiamo renderci conto che non vi è nessuna stazione, nessun luogo a cui arrivare una volta per tutte.
La vera gioia della vita è il viaggio.
La stazione è soltanto un sogno. Ci distanzia sempre.
"Assapora l'attimo fuggente." Non sono i fardelli di oggi a fare impazzire gli uomini. Sono i rimpianti di ieri e le paure di domani. Rimpianti e paure sono ladri che ci derubano dell'oggi.
Allora smettete di percorrere i corridoi e di contare i chilometri. Invece scalate più montagne, mangiate più gelato, camminate più spesso a piedi nudi, nuotate in più fiumi, ammirate più tramonti, ridete di più, piangete di meno.
La vita deve essere vissuta a mano a mano che si procede. La stazione arriverà fin troppo presto."
(Robert J. Hastings)
Tratto dal libro "Brodo caldo per l'anima"