lunedì 30 aprile 2012

Costruisci il tuo destino.



Si narra che il grande generale giapponese Nobunanga, un giorno decise di attaccare il nemico
che era 10 volte più numeroso.
Egli era sicuro di vincere, ma i suoi soldati avevano troppi dubbi.
Sicché, andando verso il campo di battaglia, il generale
decise di fermare l'esercito davanti ad un monastero per pregare per la vittoria.
Alla fine delle orazioni disse ai soldati:
"Ora getterò questa moneta e se uscirà testa vinceremo.

Il destino sta per rivelarsi".


Poi lanciò la moneta e venne testa.
I soldati erano così sicuri adesso che aspettavano solo di misurarsi col nemico, e così vinsero facilmente.
Finita la battaglia il luogotenente di Nobunanga gli disse sorridendo:
"Nessuno può cambiare il destino!".
Ed egli: "E' vero….", e gli mostrò la moneta che aveva due teste. 

giovedì 26 aprile 2012

I due monaci.


Due monaci in pellegrinaggio giunsero al guado di un fiume.
Lì videro una ragazza tutta in ghingheri, che evidentemente non sapeva che cosa fare perché l'acqua era alta e lei non voleva rovinarsi gli abiti.
Senza esitazione, uno dei monaci se la prese sulle spalle, la trasportò attraverso il guado e la rimise a terra all'asciutto dall'altra parte.
Poi i monaci proseguirono il cammino.
Ma l'altro monaco dopo un'ora cominciò a lamentare:
"Certamente non è giusto toccare una donna;
è contro i comandamenti avere contatto con una donna. 
Come hai potuto andare contro le regole dei monaci?".
Il monaco che aveva portato la ragazza camminava in silenzio, ma alla fine osservò:
"Io l'ho messa giù al fiume un'ora fa, perché tu la stai ancora portando?".
(Tratto da "Brodo caldo per l'anima".)

lunedì 23 aprile 2012

Il Valore di un Sorriso.


Un sorriso non costa nulla e produce molto.
Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante ma nel ricordo può essere eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno e
nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è un sostegno,
è il segno sensibile dell'amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
allo scoraggiamento rinnova il coraggio,
nella tristezza è consolazione,
è l'antidoto naturale di tutte le nostre pene.
Ma è bene che non si possa comprare,
né rubare, né prestare,
poiché solo ha valore nell'istante in cui si dona.
E se poi incontrerete talora chi l'aspettato sorriso
a voi non dona, siate generosi e date il vostro.
Perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi ad altri non sa darlo.
Padre Federico Faber - morto nel 1863

giovedì 19 aprile 2012

Ladri di sogni.

Ho un amico di nome Monty Roberts che possiede una tenuta con allevamento di cavalli a San Ysidro.
Mi lascia usare la sua casa per organizzare manifestazioni volte a raccogliere fondi
per programmi a favore dei giovani a rischio.
L'ultima volta che ero lì mi presentò dicendo:
“Voglio spiegarvi perché lascio che Jack usi la mia casa.”

Tutto risale alla storia di un giovane che era figlio di un addestratore di cavalli itinerante, il quale andava di stalla in stalla, di pista in pista, di fattoria in fattoria e di allevamento in allevamento per addestrare i cavalli.
Di conseguenza la frequenza scolastica del ragazzo alle superiori era continuamente interrotta.
Quando fu all'ultimo anno gli fu assegnato un compito su cosa volesse fare da grande.
Quella sera scrisse un tema di sette pagine descrivendo il suo obiettivo di possedere
un giorno un allevamento di cavalli.
Descrisse con dovizia di particolari il suo sogno e addirittura disegnò lo schema di una tenuta di ottanta ettari, indicando l'ubicazione di tutti gli edifici, delle stalle e della pista. 
Poi disegnò la pianta dettagliata di una casa di 400 metri quadri
da inserire nella tenuta di sogno di ottanta ettari.
Elaborò con passione il progetto e il giorno successivo lo consegnò all'insegnante.
Due giorni dopo il compito gli fu riconsegnato.
Sulla prima pagina vi era in rosso una insufficienza con un appunto che diceva:
”Vieni da me dopo la lezione.”
Il ragazzo che aveva il sogno andò dall'insegnante dopo la lezione e domandò:
“Perché ho preso una insufficienza?”
L'insegnante rispose: “È un sogno irrealistico per un ragazzo come te. Non hai soldi. Provieni da una famiglia itinerante. Non hai risorse. Possedere un allevamento di cavalli richiede un sacco di soldi. Devi acquistare il terreno. Devi pagare le fattrici e poi spendere molti soldi per gli stalloni. 
Non hai nessuna possibilità di farcela.” 
Poi l'insegnante aggiunse: 
“Se riscrivi il compito con un obiettivo più realistico, rivedrò il tuo voto.”
Il ragazzo andò a casa e ci pensò su a lungo.
Domandò a suo padre cosa fare. Il padre rispose:
“Guarda, figliolo, devi decidere tu da solo. Tuttavia penso che sia una decisione importante per te.”
Infine dopo una settimana di riflessione, il ragazzo riconsegnò lo stesso compito, senza alcun cambiamento, dichiarando: “ Può tenersi l'insufficienza, io mi terrò il mio sogno.”
Monty si rivolse poi al gruppo riunito e disse:
“Vi racconto questa storia perché voi vi trovate nella mia casa di 400 metri quadri in mezzo alla mia tenuta di ottanta ettari. Ho ancora quel compito di scuola incorniciato sopra il caminetto.”
Aggiunse: “la parte più bella della storia è che due estati fa, quello stesso insegnante portò trenta ragazzi in campeggio nella mia tenuta per una settimana.
Nell'andarsene, l'insegnate mi disse:
“Vedi, Monty, adesso posso dirtelo. Quando ero il tuo insegnante ero una specie di ladro di sogni. In quegli anni ho rubato molti sogni ai ragazzi. Fortunatamente tu hai avuto abbastanza fegato da non rinunciare al tuo.”

Non lasciate che vi rubino i sogni. Seguite il vostro cuore, accada quel che accada.Jack Canfield

martedì 17 aprile 2012

La Vera Felicità.

Tratta dal libro "Brodo Caldo per l'anima"
Riflettiamo su come si può realizzare la Felicità anche con piccoli gesti di amore gratuito.

"Una volta, quando ero adolescente, mio padre e io eravamo in coda per acquistare i biglietti per il circo. Finalmente rimase una sola famiglia tra noi e lo sportello della biglietteria.
Questa famiglia mi fece una grande impressione.
Vi erano otto bambini, tutti probabilmente di età inferiore ai dodici anni.
Si vedeva che non avevano molti soldi. Gli abiti non erano costosi, ma erano puliti.
I bambini erano educati, stavano tutti in coda, a due a due, dietro ai genitori, tenendosi per mano. Chiacchieravano agitati parlando dei pagliacci, degli elefanti e di altri numeri che avrebbero visto quella sera. Si capiva che non erano mai stati al circo prima di allora.
Prometteva di essere un piatto forte della loro giovane vita.
Il padre e la madre erano in testa al gruppo con un'aria quanto mai orgogliosa.
La madre teneva la mano del marito, guardandolo come per dirgli: "Tu sei il mio cavaliere nell'armatura splendente". Lui sorrideva crogiolandosi nell'orgoglio e la guardava come per rispondere: "Hai indovinato".
La bigliettaia domandò al padre quanti biglietti voleva.
Lui rispose con orgoglio: "Per favore mi dia otto biglietti per bambini e due per adulti così posso portare la famiglia al circo."
La bigliettaia gli disse il prezzo.
La moglie lasciò andare la mano di lui e chinò il capo, il labbro dell'uomo cominciò a tremare.
Il padre si sporse un po' più avanti e domandò "Quanto ha detto?".
La bigliettaia gli ridisse il prezzo. L'uomo non aveva denaro a sufficienza.
Come poteva girarsi e dire agli otto figli che non aveva soldi a sufficienza per portarli al circo?
Vedendo ciò che stava succedendo, mio padre si mise la mano in tasca, tirò fuori un biglietto da venti dollari e lo lasciò cadere a terra. (Noi non eravamo ricchi in nessun senso della parola!).
Mio padre si chinò, raccolse la banconota, picchiò sulle spalle l'uomo e disse:
"Mi scusi, le è caduta questa dalla tasca".
L'uomo sapeva ciò che stava accadendo.
Non stava chiedendo un'elargizione ma sicuramente apprezzò l'aiuto in una situazione disperata e imbarazzante che spezzava il cuore. Guardò mio padre dritto negli occhi, gli prese la mano con entrambe le sue, la premette forte contro la banconota da venti dollari e con il labbro tremante e una lacrima che gli
scorreva lungo la guancia rispose:
"Grazie, grazie, signore. Questo è davvero molto importante per me e per la mia famiglia."
Mio padre e io tornammo alla macchina e rientrammo a casa.
Non andammo al circo quella sera, ma non fu una delusione."
(Dan Clark)

lunedì 16 aprile 2012

Condividi le tue idee, perchè l'unione fa la forza.

Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l'impossibile.
La prova di quanta veridicità ci sia in quanto affermato ci è stata ulteriormente offerta ieri
dall'equipaggio di Luna Rossa.
Vincere la tappa napoletana dell'America's Cup contro equipaggi del calibro di
Oracle e Team New Zeland, ecco la prova.
Condividi il tuo obiettivo con le persone a te vicine, con i tuoi collaboratori, con i tuoi soci, con i tuoi dipendenti, con i tuoi amici e vedrai che nulla sarà ...
Impossibile.

venerdì 13 aprile 2012

Cosa rende la vita degna di essere vissuta? [R. Kennedy]


"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Down-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa,
e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. 
Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."
[Robert Kennedy]

giovedì 12 aprile 2012

La Macchina del Tempo.


Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo.
Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi.
Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni.
Jeremy Irons

martedì 10 aprile 2012

Continua ad imparare.

Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni.
Chiunque continua ad imparare resta giovane.
La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.
Henry Ford

martedì 3 aprile 2012

Dedicato alle donne ...


Più vado avanti con gli anni più apprezzo le donne sopra i quaranta.

Ecco alcune delle mie ragioni:


Una donna sopra i quaranta non ti sveglierà mai di notte per chiederti “cosa stai pensando?”
Non gliene importa.

Se una donna sopra i quaranta non vuole guardare la partita, non se ne sta lì a lamentarsi.
Farà qualcosa che le piace che sarà quasi sempre più interessante.

Le donne sopra i quaranta hanno dignità.
Raramente ti faranno una scenata all’opera o in un ristorante di lusso ma, sicuramente, se te lo meriti  non esiteranno a spararti se pensano di farla franca.

Le donne più grandi sono generose con gli apprezzamenti, anche se spesso sono immeritati.
Loro sanno cosa significa non essere apprezzate.

Diventano veggenti con l’età.
Non devi mai confessare i tuoi peccati a una donna sopra i quaranta.

Una volta che non fai più caso a una ruga o due, ti accorgerai che una donna sopra i quaranta è molto più sexy della sua omologa più giovane.

Le donne quarantenni sono schiette e oneste.
Ti diranno subito che sei un cretino se ti stai comportando come tale.
Non devi mai aver dei dubbi sulla tua posizione nei loro confronti.

Sì, apprezzo le donne sopra i quaranta per una moltitudine di ragioni.

Sfortunatamente, ciò non vale per molti uomini.
Per ogni favolosa, intelligente, elegante, eccitante donna sopra i quaranta, c’è un relitto calvo e panciuto in pantaloni gialli che si comporta da idiota con una cameriera di 22 anni.
Vi porgo le mie scuse, Signore.

Mi rivolgo poi a tutti gli uomini che dicono,
“perché comprare la mucca quando ti danno il latte gratis?”, ragazzi aggiornatevi.
Oggigiorno, l’80% delle donne sono contrarie al matrimonio.
Perché?
Perché le donne si rendono conto che non vale la pena comprare tutto il maiale solo per avere ...
una piccola salsiccia!!!

domenica 1 aprile 2012

Riflettete gente, riflettete.

IL BISCOTTO
Nella sala d'attesa di un grande aeroporto una ragazza che aspettava il suo volo, sapendo di dover attendere a lungo, decise di comprare un libro per non annoiarsi.
Per godersi meglio la lettura, comprò anche un pacchetto di biscotti ed andò nella sala vip per poter stare più tranquilla.
Si sedette: accanto a lei c'era la sedia con i biscotti, dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando prese il primo biscotto notò con suo grande disappunto che anche l'uomo accanto a lei ne aveva preso uno: si sentì profondamente indignata ma, per quieto vivere, preferì non dire nulla.
Continuò a leggere il suo libro ma in realtà rimuginava sul fatto che se avesse avuto un po' più di coraggio, gliene avrebbe dette quattro... e magari gli avrebbe anche assestato un bel pugno in faccia, a quel grandissimo maleducato !!!
Nel frattempo, ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei faceva altrettanto.
Continuarono così finché nel pacchetto non rimase solo un biscotto: la ragazza esitò un istante, curiosa di vedere fino a che punto si spingeva l'arroganza di quell'uomo.
Contrariamente ad ogni sua aspettativa, l'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Questo era veramente troppo!!!
La ragazza, indignata, si mise a sbuffare, raccolse in fretta e furia tutte le sue cose, il suo libro, la borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando, sbollita un po' l'ira, cominciò a sentirsi un po' meglio, si sedette su una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando... si avvide che il pacchetto di biscotti era ancora intatto al suo interno.
Il viso le si arrossò immediatamente per la vergogna, e solo allora si rese conto del fatto che il pacchetto dei biscotti che aveva mangiato apparteneva all'uomo seduto accanto a lei, e che costui lo aveva condiviso spontaneamente con lei, senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, senza sbuffare né sentirsi ferito nell'orgoglio.